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martedì 1 ottobre 2013

no parto no party

la versione di Papà Steve:
ero a lavorare tra le montagne anche se non faccio il boscaiolo quando la chiamata tanto attesa arrivò..
"Steve, mi sa che ci siamo, fai in fretta".
In macchina recitavo un mantra per non sbandare nel mio fiondarmi dalle prealpi alla pianura padana.
Arrivato all'ospedale riesco a districarmi tra i cunicoli del gigantesco edificio, scarto una suora, driblo un primario e taaac, sono al reparto nascite. Sara sta bene ma nutre qualche kilogrammo di incazzatura verso i medici che non capiscono se gli si è rotto il sacco se ha un sacco e deve partorire a Melbourne o se si prenderanno un sacco di legnate.
Mi dicono i dottori che è inutile stare li tutta la notte tanto non sarebbe nata che per la tarda mattinata..
Torno a casa portandomi via anche i due antenati che da qualche ora grugnivano sulle poltroncine plasticose della sala d'aspetto.
A casa loro cedono al sonno e io rimango sveglio con gli occhi a mò di faro nei mari del nord.
Eccola! Finalmente chiama, nel cuore della notte chiama e io sveglio in stile naia i due futuri nonni buttandoli giu' dalle brande.
Arrivo in sala parto..
to be continued

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